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Aiuti alimentari per 450 famiglie sfollate a Gaza

Quasi 450 famiglie cristiane e musulmane a Gaza hanno ricevuto pacchi di verdure fresche grazie a una collaborazione tra l’Associazione cattolica per il benessere del Vicino Oriente (CNEWA) e il Near East Council of Churches.

“Questa iniziativa ha offerto un sostegno nutrizionale fondamentale in un momento di grave scarsità di cibo nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato Joseph Hazboun, direttore regionale dell’ufficio CNEWA-Pontificia Missione a Gerusalemme. Ha spiegato che dal 2 marzo i blocchi agli aiuti hanno ridotto drasticamente le scorte essenziali e che oltre metà della popolazione vive in insicurezza alimentare a causa del blocco in corso, delle condizioni di vita sempre più difficili e dello sfollamento forzato di migliaia di famiglie.

Il progetto ha distribuito pacchi da 10 chili con pomodori, cetrioli, patate, zucchine, melanzane e peperoni a 444 famiglie. Hazboun ha precisato che, a causa dell’insicurezza estrema, i pacchi sono arrivati su camion chiusi per evitare saccheggi.

Più di 170 famiglie rifugiate nella chiesa cattolica della Sacra Famiglia e oltre 120 famiglie rifugiate nella chiesa greco-ortodossa di San Porfirio hanno ricevuto le verdure. Altri pacchi alimentari sono andati a famiglie sfollate nei pressi delle due chiese, a famiglie di dipendenti del Middle East Council of Churches e ad altri gruppi sfollati nella Striscia di Gaza. L’obiettivo era garantire un minimo di sicurezza alimentare, ha sottolineato Hazboun.

I pacchi sono stati acquistati nei mercati locali grazie a un finanziamento di 37.000 dollari da parte della CNEWA.

“Le verdure fresche hanno permesso alle famiglie di preparare pasti sani e nutrienti per una settimana, migliorando sensibilmente l’alimentazione e il benessere generale”, ha aggiunto Hazboun, ricordando che la Striscia di Gaza vive una “crisi umanitaria catastrofica” a causa del conflitto, del blocco e dello sfollamento di massa.

Recenti rapporti delle Nazioni Unite registrano un aumento della malnutrizione: solo a marzo 2025, oltre 3.700 bambini sono entrati nei programmi per il trattamento della malnutrizione acuta. L’Ufficio ONU per i diritti umani ha inoltre denunciato “ripetuti attacchi” dell’esercito israeliano contro palestinesi in cerca di cibo.

Secondo l’agenzia Associated Press, l’ultimo di questi attacchi ha causato la morte di decine di persone in fila per ricevere aiuti alimentari il 1° luglio presso un centro di distribuzione a Gaza.

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