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Mons. Peter I. Vaccari: “I cristiani stanno soffrendo”

Nota dell’editore: Questa intervista di Good Newsroom a Mons. Peter I. Vaccari, presidente della CNEWA, ha avuto luogo prima della partenza del Cardinale Timothy Dolan per Israele il 12 aprile e dei successivi attacchi dell’Iran il 13 aprile. Il Cardinale Dolan e la delegazione si trovano al sicuro a Gerusalemme e stanno portando avanti la visita come previsto.

Questa intervista è stata pubblicata originariamente da The Good Newsroom, testata giornalistica digitale dell’Arcidiocesi di New York. Clicca qui per vedere l’articolo originale.

Il Cardinale Timothy Dolan, Arcivescovo di New York, ha annunciato il 3 aprile che visiterà Israele e Palestina dal 12 al 18 aprile 2024 nel suo ruolo di presidente dell’Associazione cattolica per il benessere del vicino Oriente (CNEWA). Durante il viaggio, incontrerà leader religiosi cristiani, ebraici e islamici locali, visiterà diverse attività di servizio sociale e umanitario e commemorerà il 75° anniversario della fondazione della Pontificia Missione per la Palestina.

La CNEWA è stata istituita grazie all’appoggio di Papa Pio XI nel 1926 per offrire amore e speranza a chi vive in condizioni di bisogno nelle terre storiche, ma travagliate, delle antiche Chiese orientali: Medio Oriente, Nord-Est dell’Africa, India ed Europa orientale. Papa Pio XII ha istituito la Pontificia Missione per la Palestina nel 1949, affidandole il ruolo di agenzia operativa della CNEWA in Medio Oriente. L’Arcivescovo di New York ricopre il ruolo di presidente d’ufficio del Consiglio di amministrazione.

La CNEWA e la Pontificia Missione collaborano con la Chiesa locale per offrire aiuto a chiunque ne abbia bisogno, senza distinzioni di etnia o religione.

Il Cardinale Dolan viaggia insieme a Mons. Peter I. Vaccari, presidente della CNEWA e della Pontificia Missione. Prima della partenza da New York, Mons. Vaccari ha parlato con The Good Newsroom del viaggio imminente.

The Good Newsroom (TGN): Sono passati sei mesi dagli attacchi del 7 ottobre. Qual è la situazione dei cristiani sul campo?

Mons. Peter I. Vaccari: I cristiani stanno soffrendo. Pensiamo con orrore agli israeliani innocenti massacrati il 7 ottobre e ai palestinesi innocenti di Gaza, in particolare. Nel giugno 2022, ho visitato Gaza insieme a due membri del nostro staff. Ricordiamo i luoghi che abbiamo visto e che ora non esistono più; ricordiamo le persone che abbiamo incontrato e che ora non ci sono più.

La popolazione cristiana a Gaza è sempre rimasta esigua. Lì opera una sola parrocchia cattolica, mentre la maggior parte dei cristiani appartiene alle Chiese ortodosse. La CNEWA mantiene un buon rapporto di collaborazione con i cattolici, in particolare gli orientali, che rientrano nel nostro mandato, così come con gli ortodossi, sia a Gaza che in altre zone di Israele e Palestina.

In tutti i territori in cui CNEWA opera, i cristiani rappresentano una minoranza. Questa realtà fa parte della nostra esperienza, ma ci offre anche la grazia e la benedizione di collaborare con i non cristiani.

La CNEWA cerca di sostenere soprattutto i giovani palestinesi, offrendo opportunità di lavoro. Ad esempio, durante la stagione della raccolta delle olive in autunno, abbiamo promosso iniziative per aiutare i giovani palestinesi a trovare impiego.

Il numero di vite umane perse è stato devastante, sia tra gli israeliani innocenti che tra i palestinesi innocenti, cristiani o musulmani.

TGN: Qual è lo scopo della visita del Cardinale Dolan? 

Mons. Vaccari: Il Cardinale Dolan, in quanto Arcivescovo di New York, presiede il consiglio internazionale di amministrazione della CNEWA, secondo quanto stabilito da Papa Pio XI nel 1926.

Ogni due o tre anni, il Cardinale Dolan sceglie di visitare i luoghi in cui CNEWA opera per rafforzare il legame con le comunità locali.

Quest’anno la CNEWA celebra il 75° anniversario di tutti gli uffici in Medio Oriente. Il Cardinale Dolan ha deciso di commemorare questa ricorrenza a Gerusalemme, dove si trova il nostro ufficio.

TGN: Cosa può fare il fedele comune per sostenere il lavoro di CNEWA?

Mons. Vaccari: La prima cosa che chiedo sempre è la preghiera. Nessuno di noi dovrebbe sottovalutare la potenza della preghiera. Il crollo del comunismo nell’Europa orientale, ad esempio, non è avvenuto a causa di una guerra, ma grazie a fattori culturali, all’influenza di San Giovanni Paolo II, ad altri fattori politici e alla preghiera.

È importante anche informarsi. I cattolici più antichi del mondo vivono proprio nelle terre in cui CNEWA opera. In alcune comunità, la liturgia utilizza ancora la stessa lingua che parlava Gesù. Quando ho visitato l’India nel gennaio 2023, ho potuto raggiungere i luoghi dove San Tommaso Apostolo ha predicato.

Infine, chi può donare offre un aiuto concreto. I beneficiari della generosità dei nostri sostenitori vivono spesso situazioni drammatiche: persecuzioni, guerre, carestie, come in Etiopia ed Eritrea, o gravi difficoltà, come in India. In alcuni casi, affrontano anche le conseguenze di disastri naturali, come in Turchia e Siria. La CNEWA opera in questi luoghi perché lì vivono comunità cristiane che necessitano di sostegno.

Questa intervista è stata adattata per contenuti e lunghezza.

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