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Il 50° anniversario della Pontificia Missione

ONE Magazine è la rivista ufficiale della Catholic Near East Welfare Association (CNEWA), pubblicata regolarmente dal 1974. Attualmente, i contenuti sono disponibili solo in inglese e spagnolo. Di seguito è riportato un articolo di Mons. Robert Stern, scritto nel gennaio del 2000, in cui condivide alcune riflessioni sulla celebrazione del 50° anniversario della Pontificia Missione per la Palestina.

Il Papa riceve i membri della Pontificia Missione, 9 dicembre 1999. (Foto di L’Osservatore Romano)
Papa Giovanni Paolo II accoglie con affetto la figlia di un collaboratore della CNEWA-Pontificia Missione. (Foto di L’Osservatore Romano)
Papa Giovanni Paolo II e Mons. Robert L. Stern al termine dell’udienza papale. (Foto di Arturo Mari)

“Santo Padre, deve sapere che siamo tutti estremamente orgogliosi di lavorare per lei e felicissimi di essere qui di fronte a lei”, ho detto a Papa Giovanni Paolo II dopo che aveva salutato l’ultimo membro dello staff della Pontificia Missione.

Mi trovavo accanto al Papa nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico, presentandogli per nome ogni membro del personale dei nostri uffici di Amman, Beirut, Gerusalemme, Città del Vaticano e i ventidue membri della sede congiunta di New York della Pontificia Missione e della CNEWA.

Perché proprio io? Oltre ad essere Segretario Generale della CNEWA, sono anche Presidente della Pontificia Missione, originariamente la Pontificia Missione per la Palestina, ora un’associazione di cooperazione e sviluppo della Santa Sede per l’intero Medio Oriente.

Eravamo a Roma per celebrare il 50° anniversario della fondazione della Pontificia Missione e i 50 anni del suo operato. La giornata era iniziata con una solenne Messa di ringraziamento, presieduta dal Cardinale Achille Silvestrini, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, all’Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro.

A seguito delle violenze e dello spargimento di sangue dopo la spartizione della Palestina da parte delle Nazioni Unite, la Pontificia Missione fu istituita per esprimere l’amore e la preoccupazione del Santo Padre e di tutto il mondo cattolico per le centinaia di migliaia di sfollati e rifugiati.

A partire dal giugno del 1949, la Pontificia Missione coordinò gli interventi di soccorso delle Chiese locali e internazionali in Egitto, Gaza, Israele, Palestina araba, Transgiordania, Siria e Libano.

Nei primi anni, furono predisposti centri di accoglienza d’emergenza e distribuiti cibo, vestiti e medicine ai rifugiati. Poiché non si intravedeva una soluzione per la loro situazione, la Pontificia Missione fornì servizi istituzionali come scuole, cliniche e case per disabili, orfani, anziani e malati.

Nel 1967, con l’occupazione israeliana dei territori della Palestina, la Pontificia Missione iniziò a rispondere ai bisogni di un’intera popolazione civile che viveva sotto la legge marziale e senza le ordinarie istituzioni sociali. Dovette inoltre affrontare una nuova crisi migratoria e le esigenze di emergenza nel Regno Hashemita di Giordania.

La situazione in Medio Oriente continuava a essere critica. Con l’aggravarsi della guerra civile in Libano, i nostri beneficiari non erano più solo i palestinesi, ma anche i libanesi.

L’inizio dell’intifada nel 1987 comportò nuove sfide per il nostro lavoro in Terra Santa. Attualmente, la Pontificia Missione aiuta le organizzazioni locali fornendo assistenza medica, aiuti agricoli, patrocinio legale e altri servizi essenziali al popolo palestinese.

La guerra del Golfo del 1991 portò un’ondata di rifugiati iracheni in Giordania, Siria e Libano. Ancora una volta, l’amore e la preoccupazione del Santo Padre si sono manifestati attraverso il lavoro della Pontificia Missione.

Sarebbe bello che dopo 50 anni non ci fosse più bisogno di un’agenzia specifica per il sostegno e lo sviluppo da parte della Santa Sede. Purtroppo, i suoi servizi sono ancora necessari e continuano grazie alla generosità dei donatori della CNEWA, della Kinderhilfe Bethlehem svizzero-tedesca, di Kindermissionswerk, Misereor, Missio, dell’Arcidiocesi di Colonia in Germania e di altre agenzie cattoliche in tutto il mondo.

Dunque, perché celebrare questo 50° anniversario? Perché rappresenta mezzo secolo di guerre, violenze, espropriazioni e sofferenze umane, ma anche una meravigliosa testimonianza di amore, preoccupazione e solidarietà internazionale con i popoli afflitti del Medio Oriente.

In questi 50 anni, sono stati raccolti più di 150.000.000 di dollari, per lo più da donatori privati, destinati al Medio Oriente in nome del Santo Padre.

La Segreteria di Stato della Santa Sede ha promosso una celebrazione pubblica per mettere in luce questa iniziativa del Papa. È stata un’occasione per testimoniare la presenza della Chiesa, il suo impegno per la giustizia e la pace in Terra Santa e nel resto del Medio Oriente.

La prima celebrazione di questo anniversario si è tenuta il 25 ottobre a New York, presso la sede delle Nazioni Unite. L’evento ha avuto una valenza internazionale e ha permesso a molti benefattori di partecipare.

Il 26 novembre l’anniversario è stato celebrato anche in Palestina, nella “piccola città” di Betlemme, luogo di nascita di nostro Signore, il cui amore e insegnamenti sono all’origine del lavoro della Missione.

Il giorno successivo, il Regno Hashemita di Giordania ha festeggiato questa magnifica iniziativa della Santa Sede a favore non solo dei rifugiati palestinesi, ma anche dei giordani bisognosi.

Il Libano è stato il luogo della terza e ultima celebrazione del 50° anniversario in Medio Oriente. Qui la Pontificia Missione svolge attualmente il suo programma più importante: il ripristino delle strutture dei villaggi e il ritorno degli sfollati alle loro case. E infine, a Roma, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il Santo Padre in persona. Siamo tutti estremamente fieri di svolgere il nostro lavoro per suo conto, e io sono estremamente orgoglioso del fatto che, grazie al suo amore e alla sua generosità, ha reso possibile questa immensa opera di bene.

Il seguente articolo è stato tradotto dalla rivista ONE Magazine, lo puoi trovare in versione originale cliccando qui.

Mons. Robert L. Stern è stato presidente della CNEWA-Pontificia Missione dal 1988 al 2011.

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